L’idea dietro al vino
Solo una poesia poteva condensare e valorizzare i pensieri che hanno fatto nascere questo passito così unico. La passione e la terra sono i primi ingredienti ma non gli unici.
Sono indispensabili il sentimento dato dai ricordi di un padre che, durante le festività, offriva in tavola il suo passito bianco prodotto appositamente per quelle occasioni. Anche l’immaginazione di voler rubare del tempo alla quotidiana monotonia, fuggendo con una ragazza per offrirle un calice di passito bianco sdraiato su un prato e nel mentre sussurrarle questa poesia.
Note di degustazione
Il Passito Bianco Siridia, che noi definiamo “Passito Salato”, è un vino che nasce dalle uve Garganega e Trebbiano Toscano, selezionate e raccolte a mano dai nostri vigneti in collina. Ha un colore giallo ambrato, brillante e vivace.
Questo vino ha un carattere originale e moderno. Il risultato è un Passito fresco, di lunga persistenza e che ti invoglia ad assaggiarne ancora. I sentori caratteristici sono quelli degli agrumi canditi, albicocche secche, fiori di zagara, nocciole tostate, miele ed un’interessante nota minerale in finale di bocca.
La sua freschezza lo rende piacevolissimo per un fine pasto, in abbinamento a dei dolci secchi, come cantucci e paste frolle, o con una degustazione di formaggi stagionati ed erborinati.
Tecnica di vinificazione
L’uva è raccolta a mano in cassette e fatta appassire naturalmente da settembre a novembre.
Alla pigiatura soffice segue una vinificazione in rosso.
Il mosto viene fermentato a contatto con la buccia dell’uva e con il suo raspo, che in questo caso è legnoso. Questo particolare metodo arricchisce il passito di sentori naso-gustativi unici.
L’affinamento avviene in damigiane di vetro per 12 mesi ed in bottiglia per ulteriori 15 mesi.